I dati della famiglia

Capita che pochi numeri valgano più di mille parole.

Così, finché ci si è limitati a denunciare l’aumento costante e preoccupante dei delitti in famiglia, la notizia diventava tale solo in occasione di fatti di cronaca di rilevante drammaticità.

Altra storia è stata quando si è affermato, in calce ai rapporti Eures – Ansa sull’omicidio volontario in Italia nel biennio 2005-2006, che in Italia un omicidio su tre avviene in ambito familiare, scoperchiando una realtà dapprima intangibile: i delitti in famiglia – uno ogni due giorni – uccidono più della criminalità organizzata.

In questo caso, i dati statistici hanno dato determinatezza e confini precisi ad un fenomeno che altrimenti si sarebbe perso nel resoconto quotidiano, laddove si archivia repentinamente anche il passato più recente in favore del nuovo del giorno dopo, con la conseguenza di una rapida successione di accadimenti sfuggenti alla memoria e alla catalogazione.

Ecco i numeri, che rendono conto della reale consistenza dei fatti, della portata di un cambiamento o del sopraggiungere di una tendenza.

Altrimenti detto, ecco la statistica, misura quantitativa dei fenomeni sociali, linguaggio della scienza moderna diventato comune nella vita quotidiana. Ad essere romantici, si parli pure di antidoto alla incertezza degli eventi, di fronte alle quali l’uomo cerca regolarità nonché strategie vincenti in termini di probabilità degli eventi e di misura del rischio.

I numeri da soli però non bastano, perché non dicono nulla dell’origine delle cose e delle diverse sfumature di una medesima vicenda. Soprattutto, la soluzione di un problema non è sempre il risultato di un calcolo perfetto o di una valida comparazione di elementi.

E allora, ecco l’approfondimento, che passa per lo studio, la sensibilità, lo spessore della conoscenza.

Infine, ecco l’INaRF, che si propone di studiare il mondo intorno a suon di numeri e parole, in una sana promiscuità tra sociologia, psicologia e diritto, con la statistica a fare da motivo conduttore.

 

Avv. Gilda Fasolino – Socio fondatore INaRF –